Guida agli apparecchi di emergenza

Gli apparecchi di emergenza permettono di ottenere un'illuminazione di sicurezza al venir meno dell'illuminazione ordinaria e quindi dell'energia elettrica. Le leggi e le varie norme tecniche impongono la presenza dell'illuminazione di sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Lo scopo è di evitare disagi e soprattutto salvaguardare l'incolumità e la sicurezza delle persone, nei casi di guasto o mancanza di alimentazione elettrica, in presenza di incendi o altri eventi accidentali.

Funzioni

STANDARD

Apparecchi autonomi standard.
Si tratta di normali apparecchi di emergenza che si accendono al mancare dell'alimentazione ordinaria.

INHIBIT

Apparecchi autonomi con modo di inibizione.
È possibile inibire il funzionamento dell'impianto di emergenza utilizzando la funzione inibizione, realizzata con un interruttore collegato ai morsetti A e B delle lampade. Questa soluzione si ottiene con un costo minimo, ma ha un inconveniente: in caso di guasto sulla linea dell'inibizione, o di interruttore lasciato inavvertitamente aperto, si ha l'inibizione permanente dell'impianto, con conseguente mancata accensione delle lampade.
Collegamento con Inibizione:

Per un’installazione corretta, l’interruttore va posto in un luogo accessibile solo al personale autorizzato per le operazioni di manutenzione.

REST MODE

Apparecchi autonomi con modo di riposo.
Per ovviare agli inconvenienti della funzione Inhibit le normative prevedono la funzione "Modo di riposo". In questo caso invece di un interruttore, ai morsetti A e B viene collegato un dispositivo di controllo centralizzato chiamato Commander. Esso gestisce l’inibizione delle lampade e le mantiene attive ed autoripristinabili in caso di black-out. Questo dispositivo consente di effettuare anche il test di funzionalità dell’impianto di emergenza se viene collegato con lampade del tipo Energy Test.
Collegamento con Modo di Riposo (collegamento a norma):

ENERGY TEST

Apparecchi autonomi con autodiagnosi.
Le lampade della serie Energy Test sono dotate di un microprocessore che gestisce un costante controllo dell'apparecchio. Eventuali malfunzionamenti dovuti all’esaurimento della batteria o della sorgente luminosa vengono tempestivamente segnalati attraverso l'apposito LED di segnalazione.
In questo modo l’installatore può effettuare la regolare manutenzione, prescritta dal D.L. 626/94, con un impegno minimo perché la stessa lampada segnala se bisogna sostituire la batteria o la sorgente luminosa.

Sono due i tipi di test effettuati:
• TEST FUNZIONALE - Ogni 14 giorni la lampada si accende per 20 secondi durante i quali viene verificato il corretto funzionamento dei circuiti interni e la corretta accensione della sorgente luminosa con il giusto livello di luminosità
• TEST DI AUTONOMIA - Ogni 84 giorni viene simulata una mancanza di alimentazione per un tempo corrispondente all’autonomia nominale al fine di verificare che la capacità della batteria sia ancora adeguata

PROCEDURA DI SINCRONIZZAZIONE TEST FUNZIONALI E DI AUTONOMIA
1. Dove possibile staccare il riflettore dell'apparecchio - comprensivo di scheda elettronica, batteria e scheda LED/tubo fluorescente - dalla base al muro (lampade tradizionali con morsettiera a pettine)
In tutti gli altri casi (inveter e lampade con morsettiera estraibile) aprire il ponticello sui morsetti A-B
2. Aspettare 5 secondi
3. Reinserire sulla base al muro il riflettore dell'apparecchio oppure chiudere il ponticello sui morsetti A-B

Nota: questa operazione va effettuata su ogni apparecchio con cadenza annuale. Se si vuole, ad esempio, che la lampada esegua i test in mattinata, l'operazione va fatta ad un orario adeguato (es. ore 9.00)

ENERGY TEST TOUCH

Apparecchi autonomi con autodiagnosi e sensore touch per test manuali.
La versione "Touch" permette, tramite il semplice tocco su un'area sensibile della lampada, di attivare varie funzionalità speciali quali:
• Avvio manuale dei test funzionali e di autonomia
• Reset della memoria della lampada
• Messa in stato di riposo della lampada
Tutto questo in aggiunta alle normali funzioni di una lampada Energy Test.

BLUETOOTH

Autodiagnosi locale con connettività Bluetooth.
Apparecchi autonomi con funzione di autodiagnosi e con la possibilità di connessione per mezzo di tecnologia Bluetooth. Tramite app Linergy sarà possibile controllare punto-punto ogni apparecchio per gestire test e visualizzare le principali informazioni.

SPY SYSTEM

Apparecchi autonomi con supervisione centralizzata.
Le plafoniere della serie Spy System sono delle lampade con autodiagnosi come sopra descritte, ma che in più possono essere collegate e gestite dalle centrali omonime.

SPY SYSTEM WIRELESS

Apparecchi autonomi con supervisione centralizzata wireless.
Gli apparecchi della serie Spy System Wireless sono delle lampade con autodiagnosi, che possono essere gestite e controllate dalle centrali Spy System attraverso una comunicazione senza fili (wireless) con tecnologia di rete mesh.

DALI

Apparecchi con supervisione centralizzata DALI.
DALI, acronimo di Digital Addressable Lighting Interface, è un protocollo di comunicazione standard internazionale per la gestione di impianti di illuminazione sia ordinaria che di emergenza.

MOVIE

Apparecchi autonomi per locali di pubblico spettacolo.
Le lampade delle serie Movie sono indicate per ambienti di pubblico spettacolo quali cinema e teatri. In condizioni normali viene fornita un’illuminazione tale da non disturbare lo spettacolo ma in grado di garantire la visibilità delle vie di esodo. In caso di emergenza, la lampada fornisce la massima luminosità. Tali apparecchi utilizzano la tecnologia LED.

VIALED NET

Apparecchi per alimentazione 12V tramite Vialed Net.
Serie di lampade compatibili con i kit di alimentazione Vialed Net.

CENTRAL BATTERY

Apparecchi per alimentazione centralizzata.
Provviste solo dell'alimentatore/driver e della sorgente luminosa, sono plafoniere certificate che possono essere collegate a vari tipi di soccorritori. Generalmente alimentate a 230Vac, riescono a garantire buone prestazioni illuminotecniche.

SPY CONTROL

Apparecchi per alimentazione centralizzata 230 Vac tramite sistema Spy Control.
Le lampade sono dotate di un modulo interno che consente il controllo e la supervisione di ogni apparecchio da parte della centrale. La comunicazione avviene via bus e l'alimentazione tramite cavi dedicati.

SPY CENTER

Apparecchi per alimentazione e supervisione centralizzata.
Serie di apparecchi specifici per essere collegati ai soccorritori Spy Center, poiché hanno al loro interno un modulo per il controllo e la supervisione su singolo punto con tecnologia ad onda convogliata, oltre ovviamente all'alimentatore e alla sorgente luminosa.

SPY CENTER 24

Apparecchi per alimentazione 24V e supervisione centralizzata.
Apparecchi esclusivamente LED, con driver e modulo di indirizzamento e comunicazione collegabili ai soccorritori in bassissima tensione 24Vdc della serie Spy Center 24. Ogni prodotto è alimentato dal soccorritore e in onda convogliata viene gestito e controllato singolarmente.

Funzionamento

SE (Solo Emergenza) o non permanente

L'apparecchio si accende solo quando c'è un'interruzione dell'energia elettrica che lo alimenta.

SA (Sempre Acceso) o permanente

L'apparecchio rimane costantemente acceso sia in presenza che in assenza di rete elettrica.
Questo tipo di funzionamento è adatto a illuminare un pittogramma per segnalare la via di esodo.

SE / SA

L'apparecchio può essere configurato per funzionare in modalità SE (Solo Emergenza) o SA (Sempre Acceso).

SL (Solo Luce) o illuminazione

Gli apparecchi sono provvisti di alimentatore/driver e di sorgente luminosa, ma non hanno la batteria.
Sono alimentati da una tensione di rete o da sistemi a soccorritore. Possono avere tensioni di alimentazione differenti in base al modello, ad esempio 230Vac, 110Vac o 48Vdc.

Flusso luminoso

Un parametro fondamentale dell'apparecchio è il flusso luminoso che emette in emergenza.
È utilizzato, insieme al diagramma di radiazione polare, per la progettazione illuminotecnica dell'impianto. Rappresenta la quantità di energia luminosa emessa dalla sorgente nell'unità di tempo, l'unità di misura è il lm (lumen). Non ha nulla a che vedere con i Watt, con il numero dei LED o con la dimensione della batteria. Nelle varie pagine del sito è chiaramente indicato il flusso luminoso emesso dell'apparecchio in emergenza (al mancare delle rete elettirca), nei modelli sempre accesi SA sono indicati due flussi luminosi.

Grado di protezione

Il grado di protezione IP indica la protezione che l'involucro meccanico garantisce contro l'intrusione di agenti esterni.
La prima cifra indica il grado di protezione rispetto alla penetrazione di corpi solidi (parti del corpo e polvere), la seconda cifra rispetto all'accesso di liquidi.
Ad esempio un grado IP65 indica un apparecchio a tenuta di polvere e protetto da getti d'acqua.

Autonomia

Le autonomie degli apparecchi di emergenza sono regolamentate da disposizioni legislative, regolamentari, da norme e guide CEI. Tipicamente prevedono intervalli di 30' (minuti), 1h, 1h 30' e 2h in base alla destinazione d'uso degli ambienti. A questi si aggiungono prodotti con autonomia di 3h e anche più.
A causa del degrado dovuto all'invecchiamento delle batterie, può succedere che non sia più assicurata l'autonomia nominale del prodotto. In questo caso le vecchie batterie vanno sostituite con nuovi accumulatori.

Ricarica

Il "tempo di ricarica" indica il tempo occorrente per ricaricare la batteria al fine di garantire l'autonomia nominale dell'apparecchio.
Di regola la normativa di prodotto indica un tempo di ricarica di 12 o 24 ore.

Legenda codici